Questa mattina al confine di Eretz in Beit Hanoun, i soldati israeliani hanno sparato ad un ragazzo di 14 anni, Nedal Khaleel Hamdan.
Siamo andati in ospedale per incontrarlo. Lo troviamo seduto sul letto, con la spalla sinistra fasciata, circondato dai suoi familiari.
Nedal stava raccogliendo metallo insieme ad altri ragazzi in un'area vicina al confine. Spesso i giovani della sua età vendono il metallo che raccolgono per guadagnare un po'di soldi ed aiutare così le proprie famiglie. Improvvismante, verso le 8:30 del mattino, i soldati israeliani hanno iniziato a sparare contro di loro; Nedal e gli altri sono scappati, ma mentre stavano correndo Nedal è stato colpito da un proiettile sulla spalla.
E' stato trasportato su di un carro al Balsam Hospital che ha fornito un primo soccorso, per poi essere trasferito al Kamal Odwaan Hospital in Beit Hanoun. Qui il dottore ci ha riferito: "Il proiettile è entrato e non è uscito, abbiamo fatto un'incisione per rimuovere il proiettile M16. C'è totale carenza di qualsiasi cosa nella sala di emergenza. Dobbiamo razionare tutto. Le persone ricevono una quantità di medicine minore rispetto a quella di cui avrebbero bisogno. "
Il tempo di guarigione per Nadal sarà di un mese. Per fortuna non vi è nessuna complicazione.
Quando abbiamo chiesto a Nedal il motivo per cui lui lavora lì, ci ha detto: "Noi cerchiamo di vendere questo metallo per dare alle nostre famiglie soldi di cui hanno bisogno per vivere. "
Suo padre, Khaleel, ha 16 bambini, e non ha un lavoro perché non può lavorare a causa di un problema alle gambe. La mancanza di soldi costringe questi bambini e ragazzi a lavorare in queste zone pericolose, anche se non guadagnano più di 10 shekels per la vendita del metallo. A volte la sua famiglia dipende da questi soldi. Khaleel aggiunge: "Noi viviamo in una situazione di ingiustizia in Palestina e soffriamo per questa occupazione ma cerchiamo un modo per poter lavorare e non abbiamo un'altra risorsa per guadagnare. Speriamo che questa occupazione e questo assedio finiscano presto e che possiamo avere una vita migliore."
Il tempo di guarigione per Nadal sarà di un mese. Per fortuna non vi è nessuna complicazione.
Quando abbiamo chiesto a Nedal il motivo per cui lui lavora lì, ci ha detto: "Noi cerchiamo di vendere questo metallo per dare alle nostre famiglie soldi di cui hanno bisogno per vivere. "
Suo padre, Khaleel, ha 16 bambini, e non ha un lavoro perché non può lavorare a causa di un problema alle gambe. La mancanza di soldi costringe questi bambini e ragazzi a lavorare in queste zone pericolose, anche se non guadagnano più di 10 shekels per la vendita del metallo. A volte la sua famiglia dipende da questi soldi. Khaleel aggiunge: "Noi viviamo in una situazione di ingiustizia in Palestina e soffriamo per questa occupazione ma cerchiamo un modo per poter lavorare e non abbiamo un'altra risorsa per guadagnare. Speriamo che questa occupazione e questo assedio finiscano presto e che possiamo avere una vita migliore."
Quanti altri crimini ci dovranno essere ancora? Qui sparano sui bambini e il mondo attorno chiude occhi ed orecchie.
13 dicembre 2011
Gaza
Gaza
Nedal Khaleel Hamdan
1 commento:
Rosa, vi é modo di aiutare questa famiglia inviando una piccola ( almeno per me) somma di denaro ogni mese? Si riesce a fare o li privano anche di questo? Grazie per tutto. Federica D.
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